Non di solo pane vive l’uomo. A Firenze infatti, da quasi un secolo è lo zucchero delle caramelle Fallani ad addolcire le giornate di tutti.
Una storia nata nel 1926 e cominciata nei retrobottega delle farmacie gigliate con le caramelle d’orzo e che prosegue oggi con la quarta generazione in un’azienda di famiglia che tiene alta la tradizione toscana della qualità, reggendo insospettabilmente nel mercato dell’anno della pandemia.
«Quando il mondo è cambiato – racconta Irene Fallani, titolare della storica azienda insieme al marito Matteo Gigli – ci siamo chiesti subito come avremmo fatto e cosa ci sarebbe successo, finché non abbiamo capito che siamo stati risparmiati dal lockdown e che addirittura abbiamo registrato il 3% in più rispetto al primo trimestre del 2019».
La flessione c’è stata ma l’artigianalità ha reso giustizia alla storia dell’azienda.
«Ci ha salvato il fatto che siamo un prodotto di nicchia ed è stato premiato il marchio toscano. Siamo rimasti gli unici, almeno in Toscana con la flessibilità di produzione che ci permette non solo di accontentare le richieste dei clienti, che ci offrono la loro fiducia da sempre, chiedendoci anche di produrre loro ricette speciali, ma anche la possibilità di lavorare artigianalmente, cosa che i grandi produttori non possono fare se le commesse sono inferiori ai costi».